L’edificio che ospita il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli chiude una delle quinte di piazza del Duomo e venne costruito per ospitare la sede dei Provveditori veneti sulle fondamenta del precedente palazzo dei Patriarchi, attribuito al patriarca Callisto, dopo il 737. Più volte ristrutturato nei secoli, fu fortemente danneggiato dal terremoto del 1511.

Il progetto del palazzo oggi visibile risale al 1565 ed è attribuito al Palladio, la sua costruzione inizia nel 1581 e si protrae per quasi 15 anni. Al piano terra nove arcate poggianti su robusti pilastri individuano l’accesso al palazzo definendo un ampio sottoportico. Dall’epoca della sua costruzione e fino alla fine della Repubblica veneta, nel palazzo abitarono oltre 150 provveditori, provenienti dalla nobiltà veneziana, la cui presenza è testimoniata dalle iscrizioni e dagli stemmi leggibili sulla facciata.

La collezione del Museo racconta nelle sale del piano terra la storia della città, dal municipio di età romana fino al periodo della dominazione veneziana. Le tappe sono scandite dagli splendidi mosaici provenienti dalle domus, dalle lettere scolpite nelle iscrizioni pubbliche e dalle sculture provenienti dalle chiese e dai palazzi della Cividale medievale.

Il piano nobile ospita la ricchissima sezione longobarda, una mirabile sequenza di oggetti provenienti dalle necropoli di Cividale e del suo ducato, che racconta il fascino e la particolarità della cultura dei longobardi e tramanda l’importanza del loro contributo nella formazione dell’Italia medievale.

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