Di stile romanico, gotico e rinascimentale, la Basilica di Aquileia è il risultato di diversi rifacimenti attuati nel corso dei secoli. Eretta su un edificio del IV secolo, subì numerosi ampliamenti. La struttura attuale è quella consacrata nel 1031 dal patriarca Poppone dopo le modifiche da lui eseguite: sopraelevazione dei muri perimetrali, rifacimento dei capitelli, affresco dell’abside e costruzione dell’imponente campanile, alto 73 metri, che offre dalla cella campanaria, accessibile da una gradinata interna, un bellissimo panorama dalle Prealpi alla laguna.

Il vero gioiello della Basilica di Aquileia è il mosaico pavimentale, il più vasto in Europa, risalente alla prima struttura del IV secolo d.C.; ricco di simbolismi cristiani, rappresenta il trionfo della vita sulla morte. Accanto alla Basilica si trovano la cosiddetta chiesa dei pagani e il battistero. Di grande rilievo la Cripta degli Affreschi (secolo XII), ubicata sotto il presbiterio. Originariamente era costituita da una stanza quadrata, divisa in tre navate, con numerosi capitelli ancora presenti, inserita nella ristrutturazione voluta dal patriarca Massenzio all’inizio del IX secolo. Assunse la forma attuale in epoca popponiana (XI secolo), con l’aggiunta dell’abside. Il cosiddetto Santo Sepolcro, già attestato nella chiesa alla fine dell’XI secolo, imitava quello realizzato sulla tomba di Cristo a Gerusalemme.

Accanto alla Basilica, nell’area del Campanile, vi è un vasto ambiente sotterraneo derivato dagli scavi archeologici dell’inizio del Novecento e perciò detto Cripta degli Scavi. Lungo il percorso si possono ammirare mosaici appartenenti ai resti della basilica paleocristiana della metà del IV secolo, del primo nucleo teodoriano e di case romane precedenti. Sono particolarmente interessanti alcune figurazioni simboliche, come la scena di lotta tra il gallo e la tartaruga, simboli rispettivamente della luce e delle tenebre. All’interno di quest’area sono visibili le fondazioni del campanile che oggi sovrasta piazza Capitolo con la propria mole, all’interno del quale sono oggi visibili importanti resti musivi e che diventerà in futuro il  “Museo del Campanile”.

All’esterno, attorno all’abside della Basilica, vi è il cimitero dei caduti della guerra 1915-1918, dove riposano dieci degli undici militi ignoti tra i quali Maria Bergamas, madre di un caduto volontario di guerra, che scelse quello le cui spoglie mortali riposano all’Altare della Patria a Roma dal 1921.

Sito del Museo



In Auto
autostrade A4 Venezia-Trieste e A23 Tarvisio-Udine, uscire al casello di Palmanova, a 17 km; seguire le indicazioni stradali su SS352

In Treno
fermata alla Stazione di Cervignano del Friuli sulla linea Venezia - Trieste, distante 8 km, con servizio di autobus dedicato

In Aereo
aeroporto  di Trieste / Ronchi dei Legionari, con servizio di autobus per Aquileia; aeroporto di Venezia a 120 km con bus per Venezia e treno per Cervignano del Friuli

orari
Da aprile a settembre: 9.00 – 19.00; Marzo e ottobre: 9.00 – 18.00; Da novembre a febbraio: 10.00 – 16.00 (sabato, domenica e festivi 9.00 - 17.00); 1 Gennaio: 10.00 17.00.



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